da Ordine dei Giornalisti del Molise
Con riferimento alle ultime vicende riguardanti il panorama informativo locale, relativamente alla diffida di un ufficio legale, inviata ad alcuni organi di informazione, circa l’obbligo di astenersi dal diffondere notizie che possano configurare ipotesi di diffamazione nei confronti del governo regionale, l’Ordine dei giornalisti del Molise ribadisce il proprio deciso e convinto impegno, sia in difesa della libertà e dell’autonomia dell’informazione, che del legittimo esercizio del diritto di tutela e di difesa.
Parlare di libertà d’informazione significa andare incontro ad una serie di valutazioni che attengono non solo alla sfera dei diritti imprescindibili della persona umana, garantiti e tutelati dall’art. 21 della Costituzione italiana e dalle principali convenzioni europee, ma significa soffermarsi anche sui limiti che questo diritto incontra. Si tratta di limiti di carattere oggettivo, stabiliti con norme che presuppongono un serie di doveri. Se esiste una libertà di espressione e di comunicazione, esiste allo stesso tempo un diritto a essere informati che non deve essere pregiudicato. In particolare, in questi ultimi tempi, è emerso con forza il contrasto tra diversi interessi individuali, editoriali e politici, potenzialmente in conflitto: da un lato la libertà di informare, cui corrisponde il diritto della collettività a essere informata tutelata non solo dalla costituzione ma anche dalla convenzione europea sui diritti umani; dall’altro alcuni diritti individuali suscettibili di essere compromessi dall’attività informativa, quale in particolare il rispetto alla vita privata e familiare, tutelati dalla stessa Convenzione agli articoli 6 e 8.
In tale prospettiva il direttivo dell’Ordine regionale fa ancora una volta un appello all’etica dei colleghi ricordando loro quanto in proposito affermato dal Consiglio nazionale