di Enrico Negrotti- da L’Avvenire
La contraffazione dei farmaci è un problema che tocca la salute dei cittadini, ma che attira l’attenzione della criminalità organizzata, che ha intravisto in questa attività l’occasione di profitti giganteschi. Il commercio di farmaci contraffatti è infatti un affare transnazionale che può contare sulla differenza tra le legislazioni nazionali che rende difficile perseguire i reati in modo uniforme ed efficace nei diversi Paesi. Per fornire uno strumento che faciliti gli Stati nel proteggere la sanità pubblica e nel perseguire come crimine grave la contraffazione dei farmaci, nonché per facilitare la collaborazione tra diversi Paesi e organizzazioni sovranazionali, è stata predisposta dal Consiglio d’Europa (Cde) la Convenzione contro la contraffazione dei medicinali (Medicrime), frutto della collaborazione tra Direzione europea della qualità dei medicinali (Edqm) e la Direzione generale dei diritti dell’uomo e degli Affari giuridici. La Convenzione, discussa nella conferenza internazionale («Cura senza contraffazione») che si conclude oggi a Basilea (Svizzera), dovrebbe essere approvata dal Consiglio dei ministri del Cde il mese prossimo e aperta alla firma il 25 novembre in occasione della conferenza del Consiglio d’Europa dei ministri della Giustizia, che si svolgerà a Istanbul ( Turchia).