di Mauro Artibani
“La velocità di deterioramento della crisi sta rallentando” parola di Mario Draghi.
Ieri crisi, oggi meno. E domani?
Adda passà ‘a nuttata: questo l’ottimismo di maniera che trapela dagli addetti ai lavori.
Dell’ottimismo quello vero, quello che conta, quello dei Consumatori, neanche l’ombra.
A furia di politiche monetarie, tassi bassi e sgravi fiscali con il fiato corto, ci arriverà addosso altro debito a mò di denaro, buono per fare le nozze con i fichi secchi.
Per un pò passerà la fame; si rischia la dissenteria.
Ricominciamo daccapo: la crisi è crisi da insufficienza di reddito per sostenere quella Domanda, necessaria per smaltire il cronico eccesso di Offerta. Con il debito, surrogato del reddito, si è messa una pezza; con il credito si è fatto prima business poi SBOOM.
Dove siete Signori dell’economia, apostoli della concorrenza, equilibristi del Valore?
Al Mercato si usano due pesi e due misure; trovano conforto i figli non i figliastri.