Condannato dal tribunale e dalla Corte d’Appello di Perugia nel 2008 per diffamazione nei confronti del pm Carlo La Speranza, che aveva condotto le indagini, la sentenza su Daniele Capezzone e’ stata confermata anche dalla Suprema Corte.
Nel ricorso alla Quinta Sezione Penale, Capezzone aveva sostenuto di essersi servito di quelle espressioni per ‘formulare una critica generale alla deriva giustizialista del sistema processuale penale’. I Supremi giudici, nella sentenza n.5877, pur sottolineando che ‘il diritto di critica ai processi e ai comportamenti dei magistrati debba essere riconosciuto nel modo piu’ ampio possibile’, ricordano che l’informazione non deve essere ‘menzognera’. Il comportamento del pm, criticato per le modalita’ di esame al quale aveva sottoposto la teste principale dell’accusa, Gabriella Alletto, ‘era comunque passato indenne dal vaglio sia dei giudici del processo, sia del giudice al quale era stata fatta denuncia di presunti abusi da parte del magistrato e dall’organo di autocontrollo della magistratura’. Di questi fatti Capezzone non aveva tenuto conto, paragonando il comportamento del pm a quello ‘delinquenziale’ tipico di un ‘teppista’.
Cassazione: criticare magistrati è reato
Cassazione: criticare magistrati è reatoultima modifica: 2010-02-14T18:00:00+01:00da
Reposta per primo quest’articolo