di Federica Silverio
Discriminazione, molestie e violenza contro lesbiche, gay, bisessuali e transgender sono diffuse in Italia così come in tutta l’Unione europea: e’ quanto evidenzia il rapporto su ‘omofobia e discriminazione basata sull’orientamento sessuale e identita’ di genere negli Stati dell’Unione’ pubblicato dall’Agenzia dell’Ue per i diritti fondamentali. La discriminazione avviene al lavoro, a scuola, nell’ambito sanitario. Sedi di organizzazini per i diritti di gay e lesbiche hanno subito atti di vandalismo o sono state incendiate. I Gay Pride sono stati osteggiati e vietati. L’atteggiamento di personalità pubbliche ha alimentato intolleranza. L’agenzia Ue per i diritti fondamentali mette inoltre in rilievo come ‘molti crimini restino impuniti e le vittime non ottengano giustizia’ e punta il dito contro la stessa legislazione in vigore nell’Unione europea. Pur vietando la discriminazione in base all’orientamento sessuale in ambito di lavoro, non comprende settori come l’alloggio, l’istruzione o i servizi sanitari’. A Luglio la Commissione Europea ha proposto una norma più completa. Nel rapporto è menzionato anche il ruolo giocato dalla Chiesa cattolica e dai politici conservatori che vi si riconoscono: dove sono maggiormente presenti, vi e’ anche un aumento degli episodi di omofobia.
IL RAPPORTO IN PDF: http://fra.europa.eu/fraWebsite/attachments/FRA_hdgso_report-part2_en.pdf
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