Cassazione.Consulta sui reati sessuali:sì a misure alternative al carcere

da L’Avvenire Nei procedimenti per violenza sessuale, atti sessuali con minorenni e prostituzione minorile, il giudice non è più obbligato a disporre o a mantenere la custodia in carcere dell’indagato, ma se sono presenti elementi specifici, può applicare misure cautelari alternative, sempre con la garanzia che le esigenze cautelari siano comunque soddisfatte. Lo ha deciso la Corte Costituzionale dichiarando la … Continua a leggere