Lo scontrino dei saldi si fa sempre più ristretto: in cinque anni si è ridotto del 16%. Gli sconti praticati sono invece aumentati, passando da una media del 20-30% a una che si assesta fra il 30 e il 40%, con punte del 50%. I saldi, in tempo di crisi, vedono contemporaneamente una flessione delle spese dei consumatori – abiti e scarpe sono i prodotti che più risentono della contrazione dei consumi – e un aumento degli sconti offerti nei negozi. Il bilancio è di Fismo-Confesercenti a circa una settimana dall’inizio dei saldi estivi.
Quest’anno le promozioni sono partite in sordina: non c’è molta voglia di fare acquisti, e a denunciarlo (con stime diverse) sono stati sia i negozianti sia le associazioni dei consumatori, che hanno previsto un calo di acquisti compreso fra il 7-8% fino a punte del 25% nei piccoli negozi. Dopo la prima settimana di saldi, Fismo-Confesercenti traccia un bilancio: “Crescono sconti e offerte speciali”, sintetizza la sigla.