Imbarco negato? Compagnia aerea deve risarcire i passeggeri

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Se la compagnia aerea nega l’imbarco ai passeggeri, ha l’obbligo di risarcirli anche se il volo è cancellato o spostato a causa di uno sciopero. Solo motivi di salute o sicurezza individuali, come la mancanza di documenti necessari per il viaggio, possono esentare la compagnia da tale obbligo. Lo stabilisce l’avvocato generale della Corte di Giustizia UE nell’ambito di una causa tra la compagnia finlandese Finnar e un passeggero che ha fatto ricorso ai giudici chiedendo il rimborso di 400 euro previsto dalla normativa europea per le tratte intercomunitarie superiori a 1.500 km.

Ecco l’episodio oggetto del ricorso: il 28 luglio 2006, a seguito di uno sciopero del personale dell’aeroporto di Barcellona, il volo di linea Finnair Barcellona-Helsinki delle ore 11.40 è stato cancellato e la compagnia ha riorganizzato i voli; i passeggeri sono partiti il giorno dopo, con il volo delle 11.40, e alcuni il giorno stesso, con un volo delle 21.40, appositamente noleggiato.

Imbarco negato? Compagnia aerea deve risarcire i passeggeriultima modifica: 2012-04-19T16:00:00+02:00da consumatori
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