Imu in tre rate, scontro nel governo. Garofolini: una tassa ingiusta

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Sale lo scontro sull’Imu, dopo la decisione di farla pagare in tre rate. I Comuni frenano: l’impatto – dicono – sarà «devastante» se la rateizzazione dovesse riguardare anche la seconda casa. E anche il Pd attacca: così i comuni non pagano gli stipendi. Niente da fare invece per gli anziani: il rischio di un abuso di una eventuale agevolazione sulla casa lasciata vuota dalle persone ricoverate in case di cura o in ospizi non lascia porte aperte a modifiche. Novità in vista invece per le case affittate a canone concordato e per le dimore storiche: il relatore sta valutando, nell’ambito delle risorse disponibili, emendamenti per alleggerire la tassazione.

Imu in tre rate, scontro nel governo. Garofolini: una tassa ingiustaultima modifica: 2012-04-15T10:00:00+02:00da consumatori
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Un pensiero su “Imu in tre rate, scontro nel governo. Garofolini: una tassa ingiusta

  1. Si scrive “IMU” (Imposta Municipale Unica) – si legge recupero della vecchia “ICI” (imposta comunale sugli immobili da restituire con altrettanti anni di interessi a uno stato che altrimenti non potrà continuare a pagare vergognosi stipendi ai suoi seguaci – mentre gli esclusi ricorrono anche al suicidio) si tratta di quella tassa sulla prima casa, sospesa agli italiani per un congruo numero di anni, in scambio/cambio della elezione di un luminare della politica, che, con questo e altri simili giochetti da osteria, per un ventennio ha usato il parlamento per la creazione di oltre 30 leggi ad personam (Fonte: Marco Travaglio da Il fatto quotidiano del 12 marzo 2010 – titolo: “37 porcate ad personam”) al fine di sottrarre dai processi se stesso e i suoi degni sostenitori – tale decadimento che in questa crisi internazionale ha contribuito sostanzialmente a portare l’Italia fra i paesi più penalizzati d’Europa non può sorprendere più di tanto, perché, se da una parte possiamo ritenerci tutti colpevoli per non avere reagito dignitosamente, ma ci siamo – quasi – tutti limitati a sorridere mentre il nostro presidente del consiglio faceva pubblicamente rappresentativi ed emblematici inchini, riverenze e baciamano a un dittatore sanguinario ed a sorridere ancora, a una barzelletta reale che ha fatto sorridere meno l’intera Europa, mentre un intero parlamento votava verosimile che Ruby era nipote di MubaraK solo per conservare il proprio posto di lavoro ma innanzitutto gli stipendi più alti d’Europa, lautamente pagati dai contribuenti italiani ovviamente per iniziativa del medesimo parlamento e dei partiti che dei finanziamenti pubblici erano impegnati a usare i “dividenti” e a fare opportuni investimenti che non hanno certo bisogno di ulteriori commenti!. Certo, a questo punto c’è solo da raccomandarsi l’anima a Dio, se si pensa che quei luminari continuano a essere in qualche modo presenti opportunamente riciclati e che tutto il resto è affidato a un governo che – non sarà certamente una strana coincidenza! – se sia formato da ricconi che delle condizioni economiche degli italiani nulla possono sapere o immaginare! E non è azzardato pensare che abbia finalità che solo gli ultraricchi possano avere! E non certo un popolo già ridotto abbondantemente in miseria! Lo dimostrano persino i suicidi di tanti imprenditori onesti che non avevano immaginato tanto schifo!

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