Dai Rifiuti all’Energia: ecco perchè è importante la raccolta differenziata

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Con il termine “raccolta differenziata” si intende un sistema di raccolta dei rifiuti urbani che prevede, per ogni tipo di rifiuto, una prima differenziazione attuata dal cittadino stesso.
A partire dal 1975 una serie continua di discipline normative si sono susseguite rendendo sempre più dettagliato e preciso lo smistamento dell’enorme quantità di rifiuti prodotta.
Ogni cittadino deve essere consapevole del valore e del ruolo fondamentale che riveste in questo processo.
I vantaggi che derivano dalla raccolta differenziata sono innumerevoli ma sicuramente due di vitale importanza: il riciclo e la produzione di energia.

Dai Rifiuti all’Energia: ecco perchè è importante la raccolta differenziataultima modifica: 2012-04-13T16:00:00+02:00da consumatori
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2 pensieri su “Dai Rifiuti all’Energia: ecco perchè è importante la raccolta differenziata

  1. LA REALTA’ MESSINESE (terz’ultima città nella classifica ISTAT)La raccolta differenziata, poche e semplici regole, ma manca la coscienza civica degli amministratori locali, ignoranti delle norme europee a tutela dell’ambiente che ci circonda. Il problema è che serve una rieducazione della popolazione ad accogliere un diverso approccio alla sostenibilità che si tramuta in un risparmio verso il consumatore.Le beffe quotidiane ormai non si contano neanche, per vergogna e ribrezzo ma, soprattutto per stanchezza non si ha più voglia di fare “raccolta differenziata”.Purtroppo, le isole ecologiche non funzionano ed i cittadini, in parte corresponsabili per menefreghismo cronico, devono sopportarne i costi.Nella zona di Camaro, è il caso di pochi giorni addietro, sono stati collocati i cassonetti “dedicati” ma paradossalmente per troppa efficienza subito asportati, per cui, chi è costretto a fare un paio di chilometri per gettare la plastica, alle dieci del mattino, viene persino sanzionato dai vigili (avvoltoi in borghese) perché “…i rifiuti si gettano dalle 18:30 alle 22:00!!”. Accade anche che taluno, dopo avere pagato regolarmente la famosa TARSU, è perseguito fino all’applicazione estrema del decreto ingiuntivo. Ed intanto si parla della tassa di 1,5 centesimi da applicare sulle bottiglie di plastica per incentivare l’acquisto di auto elettriche..?!Poi c’è la strada che serpeggia la riviera di Messina nord che, popolandosi sproporzionatamente durante i mesi estivi, diventa una trincea, dalla quale, dal parcheggio selvaggio con auto in doppia fila, affiorano come torrette i cassonetti stracolmi che, in corrispondenza di ipermercati, lidi balneari ed esercizi commerciali, si tramutano in vere e proprie isole di rifiuti.E mentre l’assessore all’ambiente Elvira Amata si preoccupa della propria immagine facendosi fotografare a Maregrosso con caschetto e guanti, il presidente dell’ATO3 Antonio Ruggeri, fedelissimo del Sindaco Buzzanca, è indagato per peculato d’uso!Nell’imbarazzante silenzio degli amministratori, incapaci di gestire il territorio, Messina si distingue ancora una volta per l’ennesima vergogna sociale senza alcuna possibilità di sviluppo civico.L’impunità è divenuta ormai una filosofia nazionale e permette, a chi amministra, una gestione “‘a comu si ruspigghia ‘a matina”, strutturata su una dipendenza economica e sociale (sociale come protagonismo) in cui si è persa quella coscienza morale, ammantata dal capitalismo, in dispregio del “popolo sovrano”. Non rassegnazione ma vergogna mediatica… per sensibilizzare un drastico cambiamento di mentalità.

  2. LA REALTA’ MESSINESE (terz’ultima città nella classifica ISTAT)La raccolta differenziata, poche e semplici regole, ma manca la coscienza civica degli amministratori locali, ignoranti delle norme europee a tutela dell’ambiente che ci circonda. Il problema è che serve una rieducazione della popolazione ad accogliere un diverso approccio alla sostenibilità che si tramuta in un risparmio verso il consumatore.Le beffe quotidiane ormai non si contano neanche, per vergogna e ribrezzo ma, soprattutto per stanchezza non si ha più voglia di fare “raccolta differenziata”.Purtroppo, le isole ecologiche non funzionano ed i cittadini, in parte corresponsabili per menefreghismo cronico, devono sopportarne i costi.Nella zona CAMARO centro cittadino del quartiere Gonzaga, è il caso di pochi giorni addietro, sono stati collocati i cassonetti “dedicati” ma paradossalmente per troppa efficienza subito asportati, per cui, chi è costretto a fare un paio di chilometri per gettare la plastica, alle dieci del mattino, viene persino sanzionato dai vigili (avvoltoi in borghese) perché “…i rifiuti si gettano dalle 18:30 alle 22:00!!”. Accade anche che taluno, dopo avere pagato regolarmente la famosa TARSU, è perseguito fino all’applicazione estrema del decreto ingiuntivo. Ed intanto si parla della tassa di 1,5 centesimi da applicare sulle bottiglie di plastica per incentivare l’acquisto di auto elettriche..?!Poi c’è la strada che serpeggia la riviera di Messina nord che, popolandosi sproporzionatamente durante i mesi estivi, diventa una trincea, dalla quale, dal parcheggio selvaggio con auto in doppia fila, affiorano come torrette i cassonetti stracolmi che, in corrispondenza di ipermercati, lidi balneari ed esercizi commerciali, si tramutano in vere e proprie isole di rifiuti.E mentre l’assessore all’ambiente Elvira Amata si preoccupa della propria immagine facendosi fotografare a Maregrosso con caschetto e guanti, il presidente dell’ATO3 Antonio Ruggeri, fedelissimo del Sindaco Buzzanca, è indagato per peculato d’uso!Nell’imbarazzante silenzio degli amministratori, incapaci di gestire il territorio, Messina si distingue ancora una volta per l’ennesima vergogna sociale senza alcuna possibilità di sviluppo civico.L’impunità è divenuta ormai una filosofia nazionale e permette, a chi amministra, una gestione “‘a comu si ruspigghia ‘a matina”, strutturata su una dipendenza economica e sociale (sociale come protagonismo) in cui si è persa quella coscienza morale, ammantata dal capitalismo, in dispregio del “popolo sovrano”. Non rassegnazione ma vergogna mediatica… per sensibilizzare un drastico cambiamento di mentalità.

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