Il Garante Privacy ha deciso di autorizzare l’uso di dati personali sulla salute, anche senza consenso informato, per scopi relativi alla ricerca scientifica in campo medico, biomedico o epidemiologico. L’autorizzazione è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 26 marzo ed è valida dal 1° marzo fino al 31 dicembre 2012 per le strutture universitarie e sanitarie che rispondono a una serie di requisiti precisi.
Niente consenso informato, dunque, per scopi di ricerca ben precisati. Il Garante Privacy, si legge nel provvedimento, “autorizza il trattamento dei dati personali idonei a rivelare lo stato di salute degli interessati, anche in assenza del loro consenso informato, per scopi di ricerca scientifica in campo medico, biomedico o epidemiologico” nel rispetto di alcuni limiti. L’autorizzazione viene rilasciata a università, altri enti o istituti di ricerca e società scientifiche, e ai ricercatori che vi operano, agli organismi sanitari e a chi esercita professioni sanitarie.