No TAV, pecorelle e cattivi maestri

tav,no tav,alta velocitàda Aduc – di Alessandro Gallucci

Quello della TAV è diventato l’ennesimo pasticciaccio all’italiana: è utile, è inutile, quanto costa? Chi lo sa? Tra quanti ne parlano davvero pochi, tra chi ne fa pane della polemica e della lotta quotidiana, probabilmente nessuno. Non è importante, anzi allo stato dell’arte a poco servirebbe saperlo; o meglio, forse servirebbe per voltare pagina. Ma non si vuole e non si deve. Insomma non conta ciò che è giusto ma vale solo farsi sentire e guai ad essere molli. Bisogna urlare, essere perentori, provocatori: si deve prendere una posizione netta sull’argomento. Essere intransigenti e manichei diventa doveroso; diversamente si dimostra d’avere scarso nerbo. Si perde di credibilità. Gli esempi non mancano, la gara a chi la spara più grossa, ahinoi, è aperta.

No TAV, pecorelle e cattivi maestriultima modifica: 2012-03-01T12:01:00+01:00da consumatori
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