da Casa del Consumatore
Il caso è scoppiato già da qualche mese: un software “spione” installato di default negli smartphone di tutto il mondo.
Si chiama Carrier IQ e registra la posizione dei dispositivi tramite il GPS integrato, i messaggi di testo, i numeri chiamati, le immagini inviate, le ricerche effettuate sul web e quant’altro: insomma, traccia tutto ciò che fanno gli utenti e i loro spostamenti, poi invia questi dati “sensibili” ai produttori dei telefoni, ma anche ad alcuni operatori telefonici. Fortunatamente è possibile rimuoverlo…
Il software è stato scoperto da un giovane hacker americano che lo ha definito come un vero e proprio “rootkit”, cioè un programma creato per avere il controllo sul sistema operativo senza l’autorizzazione dell’utente (cfr. definizione su Wikipedia).