Concordia, mancano all’appello 28 persone. Costa: “Noi non nascondiamo verità”

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“Ero io al comando della nave al momento dell’impatto con lo scoglio”. Francesco Schettino conferma al gip quanto detto al pm nel primo interrogatorio subito dopo la manovra disastrosa che venerdì notte ha causato il naufragio della nave da crociera ‘Concordia’, causando 11 morti e 22 dispersi. Ma il comandante, che è stato sottoposto a esami tossicologici, durante l’interrogatorio di garanzia per la convalida del fermo, nega di aver abbandonato la nave prima degli altri passeggeri. Anzi, si difende affermando: “Ho salvato, centinaia, migliaia di persone”. Un’affermazione che pare cozzare completamente con quanto emerso dalla conversazione resa pubblica da Il Corriere della Sera (ascolta l’audio). Il gip ha deciso per Schettino la concessione degli arresti domiciliari scatenando l’incredulità del procuratore Verusio: “Vedremo domani le motivazioni del giudice”.

Concordia, mancano all’appello 28 persone. Costa: “Noi non nascondiamo verità”ultima modifica: 2012-01-18T18:17:00+01:00da consumatori
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