Canone depurazione: non pagare se non c’è depuratore. Vittoria Confconsumatori Viterbo

acqua_corrente.jpgda Help Consumatori

E’ un’importante vittoria quella ottenuta da Confconsumatori Viterbo contro la società Talete che, nel territorio di Civita Castellana, continuava a riscuotere indebitamente le quote di deputazione dell’acqua, nonostante nessun impianto per la depurazione delle acque reflue fosse funzionante. Il Giudice di Pace ha emesso una sentenza che sancisce il diritto inalienabile dei cittadini a non pagare un servizio quando esso non viene effettivamente erogato.

“Se nel Comune di residenza non sono attivi depuratori per le acque reflue, la quota della bolletta destinata alla depurazione non deve essere pagata dai cittadini”. L’Associazione dei consumatori ha chiesto la restituzione di quanto indebitamente pagato da un proprio iscritto a titolo di quote depurazione, in adempimento della sentenza della Corte Costituzionale n. 335/2008, che asserisce che il pagamento per la depurazione è un corrispettivo di prestazione contrattuale e non un tributo, quindi è irragionevole che sia dovuto in assenza del servizio. La società avrebbe dovuto fornire i parametri, le modalità e gli importi indebitamente riscossi e da restituire, ma Talete non lo ha fatto.

Canone depurazione: non pagare se non c’è depuratore. Vittoria Confconsumatori Viterboultima modifica: 2011-11-16T16:00:00+01:00da consumatori
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