Caraffe filtranti, le ragioni di Brita Italia

Caraffe filtranti, le ragioni di Brita Italia da Help Consumatori – di Valentina Corvino

Le brocche filtranti, anche se nel mirino delle Procure di Roma e Milano, piacciono: secondo una rilevazione GfK, infatti, in Italia nel 2010 sono state vendute 820.000 brocche filtranti, tendenza in crescita visto che nel bimestre gennaio-febbraio 2011 si è registrato un aumento delle vendite del 71% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Per approfondire l’argomento e gli effetti sulla salute dei consumatori abbiamo intervistato Alessandro Storti di Brita Italia.

A volte ritornano. Stiamo parlando delle caraffe filtranti che da maggio sono finite nel mirino delle Procure di Roma e Torino. Il tutto è iniziato con un esposto di Mineracqua nel quale si sosteneva, sulla base di analisi svolte dall’Università La Sapienza, che l’acqua dopo il passaggio nei filtri a carboni attivi, diventava “non più potabile”, “depauperata di elementi nutritivi”, contaminata con la “presenza di corpi estranei”.

Caraffe filtranti, le ragioni di Brita Italiaultima modifica: 2011-11-05T10:00:00+01:00da consumatori
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