Parmalat, Cassazione: clamorosa disattenzione dei controlli istituzionali

parmalat,cassazione: clamorosa disattenzione dei controlli istituzionaliNella vicenda che ha portato al crac della Parmalat c’e’ stata una ‘clamorosa disattenzione dei controlli istituzionali’, insieme ovviamente alla responsabilita’ del proprietario del gruppo alimentare, Calisto Tanzi, dei dipendenti che lo hanno spalleggiato e dei consulenti e revisori dei conti. Lo sottolinea la Cassazione nella sentenza 37370 (62 pagine depositate ieri), che ha confermato la colpevolezza nel crac dei manager Luciano Del Soldato e Gian Paolo Zini e del revisore dei conti Maurizio Bianchi.
Con questa decisione (l’udienza si e’ svolta lo scorso 7 giugno) la Suprema corte ha confermato la condanna per Zini, riducendola di tre mesi e 10 giorni solo per quanto riguarda la prescrizione del reato di calunnia e lasciandogli dunque circa cinque anni e 10 mesi di pena; per Del Soldato e’ stata interamente confermata la condanna a sei anni, tre mesi e 22 giorni; stessa cosa per Maurizio Bianchi, condannato alla pena piu’ alta, pari a sette anni e quattro mesi. In pratica, la Cassazione ha convalidato quasi interamente il verdetto emesso dalla corte d’appello di Bologna il 24 marzo 2010.

Parmalat, Cassazione: clamorosa disattenzione dei controlli istituzionaliultima modifica: 2011-10-19T20:00:00+02:00da consumatori
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