da Help Consumatori
Nei momenti di crisi economica scatta la corsa all’oro, bene rifugio per eccellenza: c’è chi vende per avere liquidità e c’è chi compra per investire in modo sicuro. E allora spuntano come funghi i negozietti “Compro Oro”: nell’ultimo anno abbiamo assistito ad un vero e proprio boom. Secondo un’indagine dell’Adoc sono aumentati del 25% e solo a Roma ci sono circa 250 negozi.
“Rispetto allo scorso anno il 30% in più dei consumatori ha venduto i propri gioielli presso un Compro Oro, un’attività che è cresciuta del 25% nell’ultimo anno, arrivando a contare oltre 5mila negozi in tutta Italia – dichiara Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc – due sono i motivi del boom: la crisi economica e il rialzo del prezzo dell’oro. Nell’ultimo anno quest’ultimo ha subito un’impennata del 40%, negli ultimi 5 anni il prezzo è salito del 160%.
La scarsa concorrenza tra i vari compro oro ha permesso nel passato a tali attività di acquistare l’oro usato a costi minori, la scarsa informazione e la non diffusa presenza di operatori compro oro ha permesso più alti margini di guadagno rispetto ad adesso. E’ necessario sapere che il prezzo dell’oro nuovo è in continuo movimento e per questo anche il prezzo dell’usato oscilla di conseguenza. L’oro che viene venduto ai compro oro viene rivenduto a fonderie e banchi metalli che provvederanno ad una nuova fusione e ad una lavorazione che lo trasformerà nuovamente in oro nuovo, i costi di tali processi saranno pagati con una parte della differenza di prezzo tra oro nuovo e usato, la rimanenza sarà il guadagno dei vari operatori che provvedano a tale ritrasformazione.