Si andrà in pensione sempre più tardi e senza pensare ai giovani precari

anziani.jpgda Adico

L’età pensionabile aumenta sempre di più per effetto delle riforme che si sono succedute in questi anni, e continuerà ad aumentare ancora per gli effetti combinati di requisiti di anzianità, finestre, quote e allungamento della speranza di vita. «E senza la minima garanzia per gli anziani del futuro, cioè quei giovani oggi alle prese con lavori ultra precari – commenta il presidente dell’ADICO Carlo Garofolini – che oltre a non poter fare progetti per la loro vita attiva, vedono la pensione come un miraggio irraggiungibile e quindi sono doppiamente penalizzati». Allo stato attuale delle cose, sui requisiti minimi per la pensione di anzianità incide un doppio meccanismo: quello delle quote, che già da quest’anno ha portato l’età minima a 61 anni (ma con almeno 36 anni di contributi), e quello delle finestre mobili introdotte con la manovra triennale del 2010.

Si andrà in pensione sempre più tardi e senza pensare ai giovani precariultima modifica: 2011-07-05T10:00:00+02:00da consumatori
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