PETROLIO: SCIVOLA A 96,68 DOLLARI, MA BENZINA RESTA A 1,59

prezzi_benzina_up_codacons.jpgda Codacons

E’ calato il prezzo del petrolio sui mercati internazionali, sceso a Londra sotto quota 97 dollari, ma, tanto per cambiare, i prezzi dei carburanti sono rimasti sostanzialmente stabili, secondo la ormai ben nota regola delle doppia velocità.
Dopo il calo del prezzo del barile di questi ultimi giorni, il prezzo delle benzina avrebbe dovuto essere più basso di almeno 8 centesimi, ma la mancanza di libera concorrenza consente alle compagnie petrolifere di poter allegramente speculare sui tartassati automobilisti, restando ferme e aumentando così i loro margini di profitto.
Ecco perchè urgerebbe una riforma del settore, una vera riforma e non certo quel regalo agli speculatori previsto dal Governo in cui, grazie ai prezzi bloccati per 7 giorni, si favorivano gli accordi collusivi tra le compagnie.

Ma, evidentemente, ai ministri Tremonti e Romani non interessa far abbassare il prezzo dei carburanti, perchè dovrebbero rinunciare a guadagnare quei miliardi di euro che servono a rimpinguare le casse dell’erario, in barba alla promessa elettorale di non mettere le mani nelle tasche degli italiani.
Di seguito le proposte che il Codacons ha inutilmente avanzato al Governo:

PETROLIO: SCIVOLA A 96,68 DOLLARI, MA BENZINA RESTA A 1,59ultima modifica: 2011-05-13T12:00:00+02:00da consumatori
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