Dipendenze e consumi. Le conclusioni del convegno del Gruppo Abele

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Sovraffollamento carcerario, narcotraffico, prevenzione, trattamenti e riduzione del danno: dalla due giorni nazionale del Gruppo Abele su dipendenze e consumi arrivano forti denunce, ma anche proposte.

donciotti.jpgUn doppio binario sul quale si sono mossi i lavori di oggi, che produrranno un documento finale relativo ad ogni tema affrontato dai 30 relatori e dai lavori che hanno coinvolto gli oltre 500 partecipanti. Leopoldo Grosso, vicepresidente del Gruppo Abele, anticipa i contenuti del documento.
Seguiranno le dichiarazioni conclusive di don Luigi Ciotti, presidente del Gruppo Abele.
Carcere
Sono i numeri, più di tutti, a parlare chiaro: negli istituti penitenziari italiani ci sono 67.600 detenuti per 45.320 posti. Nelle carceri europee l’indice di sovraffollamento è pari al 99%, mentre in Italia è del 149%. Non solo: mentre nell’Ue la custodia cautelare tocca il 28,8% dei detenuti, nel nostro Paese si arriva al 41,7%. Con un aumento dei procedimenti pendenti pari al 28,8% e un vero e proprio crollo degli affidamenti terapeutici. “Chi oggi parla di detenzione sociale – spiega il  vicepresidente del Gruppo Abele –  non può purtroppo essere smentito”.

Dipendenze e consumi. Le conclusioni del convegno del Gruppo Abeleultima modifica: 2011-05-01T16:00:00+02:00da consumatori
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