Razzismo: scimmia, torna al tuo Paese a mangiar banane. Cassazione

scimmia.jpgE’ connotato dall’aggravante del razzismo esortare un immigrato africano a ritornare nel suo Paese a mangiare banane, dicendogli anche scimmia. Lo sottolinea la Cassazione che ha disposto la riapertura di un procedimento nei confronti di un uomo friulano, Rodolfo R., che si era rivolto ad Adu G. A. B. dicendogli ‘africano torna in Africa a mangiare banane! Scimmia!’. Il giudice di pace di Pordenone aveva prosciolto Rodolfo dal momento che l’immigrato africano aveva ritirato la querela. Ma il procuratore generale della Corte d’appello di Trieste ha fatto ricorso in Cassazione contro il proscioglimento sostenendo che in quelle parole e’ presente l’aggravante dell’insulto razziale, pertanto, vista la gravita’ del reato, si deve procedere d’ufficio anche in mancanza di querela. E la competenza non e’ del giudice di pace, ma del tribunale in composizione collegiale, ossia di un giudice con competenza su reati di rilievo. La Suprema corte – con la sentenza 16393 – ha giudicato ‘fondato’ il ricorso del procuratore generale di Trieste e ha annullato il proscioglimento disponendo la trasmissione degli atti, di questa vicenda giudiziaria, al procuratore della Repubblica di Pordenone ‘per l’ulteriore corso’. La frase razzista era stata pronunciata da Rodolfo R. a Pordenone, il 28 settembre 2007.

Razzismo: scimmia, torna al tuo Paese a mangiar banane. Cassazioneultima modifica: 2011-04-27T18:00:00+02:00da consumatori
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