Tassa di concessione governativa, UNC studia azione di classe

no tax.pngda Help Consumatori

“Non è accettabile che gli utenti di telefonia siano ancora tenuti al pagamento della tassa di concessione governativa”. E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC) ricordando lo strano percorso di questo inutile balzello: introdotta dal DPR sulla “Disciplina delle tasse sulle concessioni governative” del 1972, ed estesa nel 1995 ai telefoni cellulari in abbonamento, considerati “beni di lusso”, è stata abrogata nel 2003 dal Codice delle comunicazioni elettroniche che, in osservanza alle direttive comunitarie, ha liberalizzato il mercato. In effetti nel 2007 il governo si era impegnato ad abolire la tassa ma, considerato anche il gettito 750 milioni di euro annui che essa fruttava, la decisione fu rimandata a tempo indeterminato.

Tassa di concessione governativa, UNC studia azione di classeultima modifica: 2011-03-04T15:00:00+01:00da consumatori
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