Per scoprire il particolare fenomeno, nel corso della sperimentazione sono stati condotti test su due diversi gruppi di persone. In quelle che avevano bevuto vino non alcolico le analisi delle urine mostravano dati di un consumo ‘acuto’ di alcol, ovvero occasionale e abbondante. Al contrario, quelle che sciacquavano solo la bocca con una soluzione al 21,6% di alcol non attivavano i marcatori e non risultava traccia di alcol ne’ nel sangue ne’ nelle urine.
La spiegazione, secondo i ricercatori, sta probabilmente nel fatto che questa bevanda, come quella ordinaria, contiene solfato d’etile che e’ assorbito dall’organismo ed espulso attraverso la pipi’.
“Nei test urinari – spiega la ricercatrice Gudrun Hoiseth – non e’ possibile fare la differenza tra il solfato d’etile assorbito attraverso la bevanda e quello prodotto dal corpo dopo il consumo d’alcol. Per questo si rischiano test erroneamente positivi”.
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