Pillola giorno dopo e obiezione dei farmacisti. Ordine preoccupato

Pillola-del-giorno-dopo.jpg‘Resta sul tappeto una discrasia tra l’obiezione consentita al medico e non consentita al farmacista sul medesimo soggetto’. Lo ha detto il presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti, Andrea Mandelli, nel corso dell’audizione davanti al Comitato Nazionale di Bioetica. Argomento dell’incontro la discussione dell’obiezione di coscienza da parte del farmacista alla dispensazione del contraccettivo d’emergenza (levonorgestrel). Un tema sul quale sono gia’ stati presentati alcuni disegni di legge, uno dei quali a firma del Segretario della 12 Commissione Igiene e Sanita’ del Senato, Luigi D’Ambrosio Lettieri.
La discussione ha affrontato diversi aspetti anche preliminari rispetto all’obiezione: ‘Il Comitato voleva chiarire anche il ruolo del farmacista nella cosiddetta alleanza terapeutica’, spiega il presidente Mandelli, ‘ho ribadito al proposito che il farmacista e’ un operatore sanitario in base alla normativa vigente e che se non interviene ovviamente nel processo di diagnosi e indicazione della terapia, ha una sua competenza specifica per quanto attiene al farmaco nei confronti del cittadino, prova ne sia che e’ tenuto al controllo della ricetta. A cio’ si aggiunga che e’ l’ultimo professionista sanitario con cui normalmente il paziente ha contatti prima dell’assunzione del medicinale, quindi su di lui ricade la responsabilita’ di indicare le modalita’ di impiego, le eventuali interazioni con altri medicinali assunti dal paziente, per esempio quelli da banco, e di sciogliere eventuali dubbi, anche rinviando il cittadino al medico curante’.

Pillola giorno dopo e obiezione dei farmacisti. Ordine preoccupatoultima modifica: 2011-01-29T17:00:00+01:00da consumatori
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