senza Autority concorrenza a rischio alle Poste

spedizione.jpgda Adico

Rischia di non decollare la liberalizzazione dei servizi postali – fa sapere l’Adico – se non c’è un’Authority realmente indipendente e imparziale. A sostenerlo non è solo l’Adico ma anche l’Antitrust, che contesta – in una segnalazione inviata a governo e Parlamento – il modello di agenzia di regolazione scelto nella bozza di decreto varata dall’esecutivo e ora all’esame delle Camere per il parere.
Il compito di vigilare – afferma l’Antitrust – sul percorso di liberalizzazione del settore postale viene affidato dal decreto a un organismo “che opera al servizio delle amministrazioni pubbliche ed è sottoposto ai poteri di indirizzo e di vigilanza di un ministro, il quale ne definisce anche le funzioni, la struttura organizzativa e le modalità di finanziamento”. L’agenzia “non potrebbe così qualificarsi neanche indipendente dagli operatori postali, visto che poste italiane, attuale fornitore del servizio universale e in posizione dominante nella gran parte dei mercati interessati, è una società a partecipazione pubblica totalitaria”.
Il nodo dell’indipendenza e dell’imparzialità – sostiene il presidente  dell’ Adico, Carlo Garofolini – è cruciale perché il nuovo regolatore dovrà, in base al decreto, adottare i provvedimenti necessari a promuovere la concorrenza nei mercati postali. L’attribuzione delle funzioni regolatorie all’agenzia anziché a un’autorità indipendente non è inoltre conforme alle indicazioni europee”. Ci sono poi “perplessità”, conclude l’ Antitrust,   per la “mancata previsione di misure fondamentali per consentire la realizzazione di una concorrenza effettiva nel settore postale quali l’affidamento del servizio universale con procedure di evidenza pubblica, la revisione del suo perimetro e l’abolizione della riserva postale”.

senza Autority concorrenza a rischio alle Posteultima modifica: 2011-01-17T10:00:00+01:00da consumatori
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