IL GIUDICE TRIBUTARIO DEVE RIDETERMINARE LE SANZIONI ILLEGITTIME

Sentenza-300x188.jpgAvv. Matteo Sances

info@studiolegalesances.it

www.studiolegalesances.it

Se la Commissione Tributaria ritiene che le sanzioni tributarie sono illegittime o troppo pesanti non può limitarsi solamente ad enunciarlo ma è tenuta a rideterminarle.

Ciò è quanto emerso da una recentissima sentenza della Suprema Corte (sentenza della Corte di Cassazione n.26263 del 29/12/2010), la quale ha stabilito che il processo tributario non rientra fra quelli cosiddetti di “impugnazione-annullamento” ma tra quelli di “impugnazione-merito in quanto non diretto unicamente all’eliminazione dell’atto impugnato ma ad una pronuncia di merito sostitutiva. Quanto detto, dunque, non riguarda solamente la quantificazione delle sanzioni ma va esteso anche al merito del tributo accertato dall’Ufficio, il quale deve essere accuratamente valutato dai giudici di merito.

Alla luce del principio illustrato, pertanto, la Corte di Cassazione chiarisce che Commissione Tributaria Regionale – unico organo giurisdizionale d’appello in materia fiscale – dopo aver espresso la necessità di applicare la norma più favorevole “non poteva limitarsi ad una tale affermazione di principio, rinviando all’Ufficio per la loro concreta determinazione, ma avrebbe dovuto, proprio in virtù del potere di sostituzione di cui è investita, rideterminare essa stessa le sanzioni ”.

IL GIUDICE TRIBUTARIO DEVE RIDETERMINARE LE SANZIONI ILLEGITTIMEultima modifica: 2011-01-09T18:00:00+01:00da consumatori
Reposta per primo quest’articolo