ESISTE UN CARTELLO D’INTESA TRA I FRANTOIANI MOLISANI?

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di Massimiliano Orlando

 

direttore di TRT Radio Termoli ed InfoConsumatori

 

olive.gifLa bassissima resa della molitura delle olive ha fatto montare il malcontento e la protesta di numerosi agricoltori Bassomolisani.

Nei giorni scorsi la redazione di InfoConsumatori ha raccolto una serie di lamentele, in particolare provenienti dalle zone di Tavenna e Palata, interessate alcuni mesi fa da una violenta grandinata.

Si lamenta la scarsa quantità di olio ricavato dalla molitura delle olive  la cui resa dei frantoi già da alcuni anni va da un minimo di 8 ad un massimo di 15 litri a quintale.

In passato, secondo quanto ci riferiscono gli agricoltori, utilizzando i mezzi tradizionali obsoleti di molitura, la media stagionale andava da un minimo di 15 ad un massimo di 22/25 litri per quintale.

 

molitura_2.jpgCome è possibile, si chiedono, che con i mezzi moderni, tra cui le macchine a ciclo continuo, la produzione dell’olio è scesa vertiginosamente, o addirittura si è dimezzata?

Nasce quindi il sospetto che alcuni frantoiani programmino in anticipo le loro macchine in modo tale da lasciare nella sansa un’alta percentuale di olio da rivendere alle industrie olearie.

Altro sospetto manifestato dagli agricoltori è la possibilità che alcuni frantoi si accordino sulla resa della molitura costituendo di fatto un cartello tra imprese che non lascerebbe alternativa.

ESISTE UN CARTELLO D’INTESA TRA I FRANTOIANI MOLISANI?ultima modifica: 2010-11-21T21:37:50+01:00da consumatori
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3 pensieri su “ESISTE UN CARTELLO D’INTESA TRA I FRANTOIANI MOLISANI?

  1. Quest’anno mi è capitato un episodio strano, la prima molitura stagionale mi è uscita con 11 l/q. Dopo essermi lamentato (delle semplici osservazioni) al bar del paese in cui vivo e dopo che è giunta voce di ciò al frantoiano (anche a seguito di lamentele circa la differente resa tra i due frantoi del paese), stranamente le successive moliture uscirono con la 14 circa. Uno strano caso? Oppure c’è del marcio?

  2. Sono Frantoiano e naturalmente mi sento chiamato in causa,prima di accusare una categoria e scrivere baggianate sarebbe il caso di informarsi (mi chiedo se chi ha scritto tale articolo sia mai entrato in un frantoio) le rese ultimamente sono più basse dele passato questo è veroma anzichè stare a sentire anziani agricoltori spesso disinformatisarebbe opportuno CAPIRE A FONDO COME STANNO LE COSE primadi accusareecco alcuni motivi (quelli che mi vengono cosè ma ci sono anche altri)cosa accadeva nel passatola raccolta delle olive iniziava a inizi dicenbre quando le olivaormai già disidratate (alleggerite dall’acqua) contenevano una percentuale di olio(lampante) pià altàsi raccoglievano le oliva a terrasi ammucchiavano nelle cantine per farle scaldare (per 30 gg minimo)fino a far comparire la muffa e far perdere ulteriormente acquali portavano le oliva al frantoio senza nemmeno una foglia(le foglie incidono sul peso delle olive fino al 15%)visto che non esistevano attrezzature per togliere le foglieal frantoiosi otteneva ul olio appuntoi LAMPANTE per legge nonCOMMESTIBILEper fare l’extravergine invece e cio che accade oggile olive si raccolgono a ottobre (quando pesano di più)e hanno il massimo della salute (e acquaa)si portano in frantoio con tuttle le foglie (che vengono pesate assime alle oliva)e si procede ad estrarre l’olio entro 24/48 ore dalla raccoltain questot modo si fà l’extravegine e NON il lampantein toscana (dove la cultura dell’olio e superiore alla nostragli agricoltori sono felicissimi di avere una resa di 11 lt a quintalequesto la dice lunga sulla nostra arretratezzama non mi lamento degli agricoltori che non hanno avuto la possibilitòdi studiarela mia repulsione và a chi al calduccio del suo ufficioscrive baggianate senza capire nulla di ciòche stà facendoquesta protesta sarò inoltrata all associazione id categoria nazionale(dei frantoiani) con preghiera di querela

  3. Addio! Presidente Oscar Luigi Scalfaro che Dio ci Benedica!, grazie per la vita la longevità, la pace e la modestia che avete meritato a Roma e a tutta l’Italia. Addio uomo di pace. grazie Maria Antonia

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