Più sicura l’origine dei prodotti: l’etichetta “made in” è legge in Ue

made.jpgda Adico

Importante passo avanti per la libertà di scelta e la salute dei consumatori – fa sapere l’ADICO –  è la recente risoluzione UE sul ‘Made in’ che impone la tracciabilità dei prodotti importati nella Unione Europea da paesi terzi.
Tale provvedimento – spiegano gli esperti dell’ADICO – va ad ottemperare alla necessità incombente di tutelare il consumatore dall’immissione sul mercato europeo di prodotti potenzialmente dannosi per la salute; si è assistito infatti, negli ultimi tempi, ad un fortissimo aumento di importazioni clandestine o provenienti da Paesi che non hanno controlli efficaci sulla produzione.
Recenti fatti di cronaca hanno focalizzato l’interesse sulle categorie considerate più rischiose – sostiene il presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini –  come giocattoli, articoli elettrici ed alimentari provenienti da Cina o altri Paesi che non garantiscono gli stessi standard di sicurezza e di qualità a cui siamo abituati in Europa. La risoluzione impone che sia indicato, in maniera ben visibile e chiara a tutti, il paese di provenienza del bene importato in una qualsiasi delle lingue ufficiali delle Comunità europea, in modo tale da risultare facilmente comprensibile per i clienti finali dello Stato membro. Gli Euro-deputati hanno però aggiunto la possibilità che sia utilizzata la lingua inglese e quindi la dicitura “Made in” con il paese d’origine anche in inglese. Secondo il testo approvato, inoltre, il nome del paese d’origine deve essere impresso su beni destinati al consumatore finale, eccezion fatta per i casi in cui ciò sia tecnicamente impossibile o danneggi il bene stesso.
Per i prodotti impacchettati, l’etichetta dovrebbe apparire sia sulla confezione che sul prodotto. Riflettori puntati, quindi, su prodotti tessili, farmaceutici, strumenti di lavoro, viti, bulloni e rubinetteria, mobili, lampade, oreficeria e prodotti della ceramica; restano fuori, per ora, prodotti agricoli e ittici, ma la lista potrebbe in seguito essere ampliata dalla Commissione, dopo il parere favorevole di Parlamento e Consiglio. Il testo prevede anche che i trasgressori vengano sanzionati, non per effetto di norme comuni, ma in base alla discrezionalità di ogni Stato membro, mentre i deputati chiedono alla Commissione di proporre livelli sanzionatori minimi per assicurarne l’applicazione uniforme, unitamente ad uno studio di valutazione sugli effetti del regolamento, tre anni dopo l’entrata in vigore.

Più sicura l’origine dei prodotti: l’etichetta “made in” è legge in Ueultima modifica: 2010-11-08T16:00:00+01:00da consumatori
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