Bimba down respinta da parco giochi. Interrogazione

Gardaland.jpgLe persone con sindrome di Down non possono essere discriminate in base ai tratti somatici caratteristici nell’accesso ai parchi divertimenti: il caso della piccola Rosa, 8 anni, cui e’ stato impedito l’accesso a una giostra a Gardaland, e’ diventato oggetto di una mozione parlamentare presentata da Maria Antonietta Farina Coscioni, segretario della commissione Affari Sociali alla Camera e co-presidente dell’associazione Coscioni. La parlamentare radicale, in una conferenza stampa alla Camera, ha chiesto l’intervento del Governo per un regolamento concordato con le associazioni sull’accesso ai parchi giochi.
Il diniego a salire sulla giostra e’ stato motivato, ha spiegato il padre della bimba, Aldo Aceto, magistrato e presidente dell’associazione Pianeta down – che in agosto aveva denunciato il caso alla stampa – in base a un regolamento che vieta l’accesso alle giostra ai disabili intellettivi, ‘la disabilita’ nel caso di Rosa e’ stato riscontrato esclusivamente in base all’aspetto fisico’. ‘Altre patologie non sono riscontrabili all’apparenza – ha detto – quindi le motivazioni fornite non sono accettabili’. ‘Non ci sto – ha aggiunto – a vedere calpestati i miei diritti da persone che non hanno alcuna competenza’. Aceto ha presentato denuncia e avviato l’azione civile per il risarcimento danni: ‘Non voglio soldi da Gardaland – ha detto – ma che si gestiscano diversamente i rapporti con la disabilita”.

Bimba down respinta da parco giochi. Interrogazioneultima modifica: 2010-10-08T14:00:00+02:00da consumatori
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Un pensiero su “Bimba down respinta da parco giochi. Interrogazione

  1. e’ importante che in un paese come il nostro ,ci siano delle persone che dei diritti ,non di bandiera o politici ma per salvaguardare persone piu’ deboli e molto piu’ sensibili di noi .Ormai siamo alla mercè di ignoranti e cinici ,l’insensibilità ne fa da padrona . Forza Aldo siamo con teeeee .siamo tutti down….per fortuna.

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