Ricorsi contro multe stradali: il contributo unificato ostacola il diritto alla giustizia. La parola alla Corte Costituzionale

multa.jpgda Aduc – di Emanuela Bertucci

Il 1 gennaio 2010 e’ stato introdotto il contributo unificato di 30 euro anche per i ricorsi contro le multe stradali. Dal 31 luglio 2010, tutti i contributi unificati sono aumentati del 10%. Oggi quindi fare ricorso contro una sanzione amministrativa di 35 euro ne costa 41 (33 di contributo unificato piu’ 8 di marca da bollo).
Un “dazio” irragionevole, che non si puo’ giustificare con le “spese per far funzionare il pianeta giustizia” – spese che devono necessariamente essere proporzionate al valore della causa – ma che suona piuttosto come
un tentativo di scoraggiare, ostacolare e precludere l’accesso alla giustizia. Un metodo di deflazione della enorme mole di processi pendenti che passa dalle tasche degli italiani: che senso ha pagare 41 euro per chiedere che venga annullata una multa di 35? A questa spesa va poi aggiunta quella dell’avvocato o, se il cittadino si rappresenta da se’, le spese di trasferta per il giorno dell’udienza (o delle udienze), i giorni di ferie per andare in tribunale, il lavoro perso. Il tentativo a quanto pare e’ riuscito: gia’ nel solo mese di febbraio 2010 i ricorsi al giudice di pace era diminuiti in media del 45%, una percentuale che non e’ una vittoria, ma una sconfitta: la decongestione del carico di lavoro dei giudici di pace non e’ avvenuta con una riforma della struttura o un’ampliamento dell’organico, ma tramite una ulteriore tassa ai cittadini facendo diventare antieconomiche le proprie istanze di giustizia.

Ricorsi contro multe stradali: il contributo unificato ostacola il diritto alla giustizia. La parola alla Corte Costituzionaleultima modifica: 2010-08-13T14:00:00+02:00da consumatori
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