Il sale uccide? Studio e ricerca

sale.jpgNon e’ piu’ una questione di gusto: troppo sale uccide. Secondo un rapporto diffuso di recente dai ricercatori americani, infatti, si potrebbero evitare oltre 100mila morti l’anno semplicemente riducendo l’assunzione di sodio. Ma spingere le persone a cambiare abitudini a tavola, come cercano di fare ad esempio negli Usa, e’ difficile. Cosi’ un gruppo di ‘cervelloni’ internazionali si e’ spremuto le meningi, illustrando sul numero di agosto di ‘Nature Medicine’ una serie di curiose alternative salutari.
Come quella dei cristalli di sale incapsulati in altri composti, in grado di creare una forma di condimento ‘a lento rilascio’. Mentre un altro approccio tentato da un’azienda britannica prevede l’impiego di sale refrigerato a temperature super-fredde, per generare cristalli di sale molto piu’ piccoli. E, sembrerebbe, meno dannosi per la salute.
Non solo, i ricercatori stanno gia’ esplorando la via di alternative naturali a questo condimento: come ad esempio il wrack artico, una pianta della famiglia delle alghe marine, che puo’ essere coltivata e poi cosparsa sui cibi. Insomma, gli scienziati sono al lavoro. Ma uno dei maggiori problemi che devono superare potrebbe essere proprio il fatto che ogni alternativa piu’ salutare al sale deve avere una particolarita’ ‘chiave’ per essere vincente: il suo gusto deve essere proprio quello del piu’ classico dei condimenti.

Il sale uccide? Studio e ricercaultima modifica: 2010-08-06T11:00:00+02:00da consumatori
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