Acqua, 1.400.000 no alla privatizzazione

acqua.jpgda L’Avvenire

Un muro di scatole in piazza Na­vona per arginare la privatizza­zione dell’acqua, e oltre un mi­lione e quattrocentomila firme alla Cor­te di Cassazione per ottenere il referen­dum nella primavera del 2011. Si è a­perta così la manifestazione del 19 luglio a Roma organizzata per «contenere le conseguenze dell’applicazione del de­creto Ronchi sulla privatizzazione delle risorse idriche». Un presidio organizza­to dal popolo dell’acqua che è iniziato di buon mattino nella centralissima piaz­za capitolina per dire no alla liberaliz­zazione dell’oro blu e, soprattutto, per fe­steggiare la raccolta firme degli ultimi tre mesi. Artisti, rappresentanti delle as­sociazioni e dei comitati territoriali tra striscioni e slogan si sono riuniti al gri­do di «acqua pubblica» per chiedere al Governo «la moratoria degli affidamen­ti dei servizi idrici previsti dal decreto Ronchi almeno fino alla data di svolgi­mento del referendum». Un appello ri­volto anche alle amministrazioni loca­li, a cui spetta la gestione, perché «non diano corso alle scadenze previste dal­lo stesso decreto». Ora si fermino le liberalizzazioni. La pri­ma richiesta di stop è arrivata da Paolo Cento, responsabile per le campagne re­ferendarie di Sinistra Ecologia Libertà. Il grande successo popolare nella raccol­ta delle firme per i tre referendum per l’acqua bene comune, ha sottolineato, richiede ora «la sospensione di tutte le privatizzazioni in corso in varie parti d’I­talia almeno fino allo svolgimento del­la consultazione referendaria». È ambi­zioso e imponente l’obiettivo dei mani­­festanti, che con una massiccia campa­gna di sensibilizzazione da nord a sud dello stivale fino alla prossima prima­vera, mirano a portare almeno venti­cinque milioni di italiani a votare sì alle tre proposte referendarie contro la pri­vatizzazione dei servizi idrici. Le richie­ste sono state più volte ribadi­te nel corso del­la protesta. Con il primo quesito infatti, ha spie­gato il comitato referendum ac­qua pubblica promotore del sit in, si vuo­le arrivare all’a­brogazione dell’articolo 23 bis per contrastare l’accelerazione sulle privatizzazioni dell’acqua

Acqua, 1.400.000 no alla privatizzazioneultima modifica: 2010-07-21T10:30:00+02:00da consumatori
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