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Sanita’ pubblica o privata? Dipende dalla percezione della qualita’

Quando si deve fare una visita specialistica non e’ solo la disponibilita’ economica ad indirizzare la scelta tra pubblico e privato: contano anche sesso ed eta’ del capofamiglia e, soprattutto, la percezione della qualita’ del servizio sanitario pubblico.
A svelare le regole inconsce che guidano nella scelta e’ la ricerca condotta da Massimo Baldini, dell’universita’ di Modena e Reggio Emilia, e Gilberto Turati, dell’universita’ di Torino, presentata al 2/o Health Econometrics Workshop presso l’universita’ Cattolica di Roma e basata sui dati dell’indagine sulle famiglie italiane condotta dalla Banca d’Italia.
Gli esperti hanno visto che a guidare la scelta tra pubblico e privato sono vari fattori: un cattivo stato di salute aumenta la probabilita’ di accedere ai servizi sanitari privati, ma se il capofamiglia e’ un uomo tale probabilita’ si riduce. Il reddito familiare ovviamente influisce: le famiglie piu’ ricche possono permettersi un maggior numero di prestazioni sanitarie private di quelle in ristrettezze economiche e quindi maggiore e’ il reddito, piu’ servizi privati si consumano. Inoltre la probabilita’ di accesso ai servizi privati aumenta quanto piu’ alta e’ la percezione di una bassa qualita’ dei servizi pubblici sanitari. ‘Abbiamo trovato che, a parita’ di altre condizioni, dove il giudizio sui servizi pubblici e’ migliore, la domanda di servizi privati si riduce’, spiega Turati. Un’altra costante evidenziata e’ che all’aumentare dell’eta’ del capofamiglia ci si rivolge piu’ spesso al pubblico che al privato, probabilmente perche’, spiega Turati, le persone anziane hanno esenzioni per i ticket sui servizi pubblici e piu’ tempo a disposizione per fronteggiare le lunghe attese del servizio pubblico.
Sanita’ pubblica o privata? Dipende dalla percezione della qualita’ultima modifica: 2010-07-16T09:00:00+02:00da
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