Gas costoso? Per l’Autorita’ e’ colpa della posizione dominante di Eni

eni-uganda.jpgI prezzi all’ingrosso del gas in Italia sono piu’ alti del 10% rispetto agli altri mercati europei per la ‘scarsa concorrenzialita’ del mercato nazionale, con un operatore dominante in tutte le fasi della filiera’. Lo ha sottolineato il presidente dell’Autorita’ per l’Energia Elettrica ed il Gas, Alessandro Ortis, nella sua relazione annuale al Parlamento.
Per i prezzi all’ingrosso del gas, ha ricordato, ‘non esistono ancora riferimenti trasparenti, in assenza di veri e regolati mercati italiani spot o a termine. Tuttavia, sulla base di informazioni ben note, il gas in Italia e’ piu’ caro mediamente di 3-4 centesimi di euro/metro cubo, ovvero di oltre il 10% rispetto ai mercati all’ingrosso europei’.
Secondo Ortis ‘per tale differenza non sussiste una valida motivazione tecnica, salvo quella legata alla gia’ lamentata scarsa concorrenzialita’ del mercato nazionale, con un operatore dominante in tutte le fasi della filiera’.
Infatti ‘nonostante il rapido avvio del processo di liberalizzazione, la situazione reale dei mercati resta insoddisfacente. Negli ultimi anni, la disponibilita’ di nuova capacita’ per importazione e diversificazione e’ rappresentata solo dal nuovo rigassificatore di Rovigo e dai potenziamenti di gasdotti esistenti, imposti da autorita’ nazionali ed europee’.
‘Il 92% della capacita’ infrastrutturale per le importazioni – ha rilevato Ortis – resta in mano al Gruppo Eni che, con le vendite oltre frontiera destinate all’Italia, si attesta ancora sul 65% circa delle immissioni’.

Gas costoso? Per l’Autorita’ e’ colpa della posizione dominante di Eniultima modifica: 2010-07-16T19:00:00+02:00da consumatori
Reposta per primo quest’articolo