Diabete: in una molecola l’interruttore per spegnerlo

DIABETE.jpgda L’Avvenire

Si chiama p66 ed è un ‘interruttore’ molecolare – precisamente un gene dell’invecchiamento – che se disattivato, previene la malattia anche in casi di eccessi calorici e chili di troppo. Il risultato, frutto di uno studio di ricercatori della Cattolica di Roma sui topi, potrebbe aprire la strada all’utilizzo di inibitori della proteina per prevenire e curare il diabete.
L a scoperta è di quelle
destinate a cambiare la storia della medicina. Ed è tutta italiana.

Sulla prestigiosa rivista americana ‘Proceedings of the National Academy of Sciences’ proprio ieri sono stati pubblicati gli esiti dello studio condotto alla Cattolica di Roma sul diabete. Protagonista, il gene p66, una sorta di interruttore molecolare legato alla malattia. In pratica, mettendo ko questo gene si impedisce la comparsa del diabete nei topi anche quando essi conducono un’alimentazione squilibrata ed eccessiva, che porta a sovrappeso o obesità. Non resta che aspettare il successo della sperimentazione sull’uomo.

Diabete: in una molecola l’interruttore per spegnerloultima modifica: 2010-07-15T12:00:00+02:00da consumatori
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Un pensiero su “Diabete: in una molecola l’interruttore per spegnerlo

  1. Ci sono moltissimi alimenti, parlando di frutta e di verdura, che hanno quantità di antiossidanti molto elevate.Premetto che non vi è alcun intento commerciale, in quanto non ho intenzione di citare alcun prodotto commercializzato, ma solo divulgare quest’informazione.Ultimamente abbiamo preso in analisi il frutto del mangostano e stiamo conducendo ricerche da circa un anno nel policlinico di Pavia. Nel 2013 prenderemo in analisi, probabilmente, anche le bacche di goji.Il frutto del mangostano risulta essere utile per problematiche topiche, dermatologiche, come la psoriasi, ma come si può leggere di seguito, si rivela funzionale in moltissime patologie con causa infiammatoria (quasi la totalità delle patologie ha come con-causa l’infiammazione cellulare). Su tutte anche il diabete e le problematiche cardiovascolari traggono grande beneficio dal consumo regolare di mangostano, a quanto ci stanno confermando le ricerche.Naturalmente le ricerche sono condotte sul FRUTTO allo stadio naturale e quindi gli esiti si intendono da addurre all’effetto del frutto, non all’effetto di prodotti in commercio realizzati a base del frutto, quindi è bene fare attenzione a questa distinzione e fare attenzione a dove si comprano prodotti a base di mangostano e ovviamente a cosa si compra.Riporto di seguito alcune fonti autorevoli, NON COMMERCIALI ma DIVULGATIVE, sull’argomento, per chi volesse approfondire:LA STAMPA http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/Benessere/grubrica.asp?ID_blog=26&ID_articolo=1287&ID_sezione=33&sezione=Salute IL SOLE 24 OREhttp://salute24.ilsole24ore.com/articles/5396-succo-di-mangostano-superfrutto-esotico-contro-le-infiammazioniNEWSFOODhttp://www.newsfood.com/q/1b5559b3/mangostano-e-oncologia-prof-corrado-ficorella/DIABETE.nethttp://www.diabete.net/notizie/il-potere-del-mangostano/Anche alcuni blog seri di approfondimento:DOCMANGOSTANOhttp://docmangostano.wordpress.com/storia-del-mangostano-docmangostano/MANGOSTANO BLOGhttp://mangostano-mangostano.myblog.it/Dr. Allasia FrancoPavia

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