Sembra un dibattito a distanza nel surreale quello tra il presidente dell’Agcom e il suo omologo della Rai. Corrado Calabro’, nella sua relazione annuale al Parlamento dice che la Rai “deve acquisire effettivamente le risorse del canone, con un sistema di riscossione che riduca l’evasione, anche per migliorare la qualita’; la soluzione c’e’; basta volerla”. Gli fa eco Paolo Garimberti: ‘Ha ragione Corrado Calabro’: gli strumenti ci sono, sono semplici, quasi banali. Basta soltanto volerli applicare. Rimando percio’ la palla al governo e al Parlamento: sanno benissimo come si puo’ fare, lo facciano’.
I due presidenti stanno parlando di una delle gabelle piu’ odiate dai contribuenti, il tributo che, spacciato senza ritegno civico come canone o abbonamento, e’ il simbolo del sistema televisivo italiano, basato su conflitto di interessi e abuso di posizione dominante.
Una materia su cui a intermittenza, il Governo e i giornali che lo sostengono, e soprattutto il capo del Governo e gli esponenti della Leganord, scorrazzano per farsi paladini dell’evasione e della liberta’, sempre che quest’ultima, pero’, sia a vantaggio delle loro tasche.
Nel contempo :
Imposta/canone Rai e lotta all’evasione. Agcom e Rai parlano fra chi non vuol sentire?
Imposta/canone Rai e lotta all’evasione. Agcom e Rai parlano fra chi non vuol sentire?ultima modifica: 2010-07-07T10:00:00+02:00da
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