Continua a spendersi Maurizio Gasparri. L’emendamento 1000 all’articolo 10 della manovra messo a punto dal relatore Antonio Azzolini non solleva affatto dalle preoccupazioni le associazioni dei familiari dei disabili. E il capogruppo del Pdl che si era impegnato dal primo momento a rivedere i termini del provvedimento di Tremonti in materia si rimette al telefono con il ministro dell’Economia. Gasparri legge i comunicati allarmati di tecnici e competenti, accanto ai quali scorrono le critiche dei colleghi dell’opposizione. Il presidente dei senatori pdl vorrebbe farsi garante e non demorde, ma il nuovo elenco di categorie di disabili gravi al 74 per cento a cui continuerebbe a spettare l’assegno di invalidità, secondo la stesura del relatore, non risolve i problemi. Per le associazioni Fish e Fand, anzi, è «deludente e preoccupante» e li peggiora, finendo con il penalizzare le persone «affette da varie patologie inferiori all’85 per cento» rispetto a quelle colpite da «una sola minorazione con invalidità superiore al 74 per cento».
Gasparri prende carta e penna e mette nero su bianco: «Nei giorni scorsi abbiamo chiesto al governo di modificare la norma della manovra economica nella parte riguardante le disabilità. D’intesa con il governo, il relatore ha presentato un emendamento che introduce sostanziali modifiche tese a garantire le persone colpite da invalidità e ad estendere la platea degli aventi diritto all’assegno dello Stato».