Terza età al lavoro

LAV40.jpgDI MAURO CEREDAda L’Avvenire


Gli italiani (e le italiane) devono lavorare di più, devono restare più a lungo nel mercato del lavoro. La questione dell’innalzamento dell’età pensionabile è da tempo al centro dell’agenda politica, non solo nazionale. Il problema è che l’allungamento della vita media e il contemporaneo abbassamento del tasso di natalità (oltre alla crescita dei contratti a tempo determinato) mettono a rischio la solidità del sistema previdenziale, perché nel futuro i contributi versati dagli ‘attivi’ non saranno sufficienti a garantire l’assegno a chi è a riposo. Da qui la necessità di intervenire. «Ormai – osserva
Paolo Iacci, vicepresidente di Aidp, Associazione italiana per la direzione del personale – dobbiamo metterci nell’ordine di idee che dovremo lavorare tutti di più. Non c’è scelta. Ci sono studi che stimano un innalzamento tendenziale dell’età pensionistica e fissano la prossima soglia a 70 anni. L’Italia ha un tasso di attività tra la popolazione del 48%, troppo basso rispetto al 54% dell’Unione europea.Bisogna far emergere il sommerso, ma anche accrescere il numero delle persone che lavorano».

Terza età al lavoroultima modifica: 2010-06-29T10:00:00+02:00da consumatori
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