Avviata la «mappatura» geologica del territorionazionale. Ma la scarsità di fondi mette a repentaglio la conclusione

TERREMOTO.jpgda L’Avvenire

Non hanno scelto a caso l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Grottaminarda, nell’Avellinese, come sede del loro quinto incontro nazionale, ma «per il maggiore interesse alle problematiche legate alla sismicità del nostro territorio dopo il terremoto a L’Aquila ­spiega Maurizio Pignone, geologo, fra gli organizzatori – e per ricordare il trentennale del terremoto del 23 novembre 1980 che colpì duramente le aree interne della Campania». Così nell’annuale ‘Riunione della sezione di Geologia informatica della Società geologica italiana’ sono stati presentati decine di lavori sulla pericolosità e i rischi naturali, su previsioni e monitoraggio, su tecniche e strumentazioni per la raccolta dati direttamente sul terreno, ma anche da satellite e piattaforme aerotrasportate per il monitoraggio e la sicurezza del territorio.
Quasi tutti giovani sotto i 35 anni, questi geologi hanno buona volontà, passione e altrettanti problemi: su tutti, quello dei soldi per condurre il
loro lavoro di ricerca, sostanzialmente finalizzato a fare – come la chiamano – ‘prevenzione civile’, oltre che tutela dell’ambiente e valorizzazione paesaggistica.Un paio di esempi? Il finanziamento 2010/2011 all’università della Calabria è pari al solo monte stipendi. Il progetto Carg prevede la realizzazione di 652 ‘Fogli geologici’ con l’intera ­aggiornata – conoscenza del territorio nazionale, ma non ha adeguati finanziamenti: oggi i ‘Fogli’ realizzati sono 255 e rischiano di rivelarsi lavoro inutile se non arriveranno i quattrini per concludere l’opera.

Avviata la «mappatura» geologica del territorionazionale. Ma la scarsità di fondi mette a repentaglio la conclusioneultima modifica: 2010-06-18T16:00:00+02:00da consumatori
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