Aule sbarrate: la calda estate in toga

magistrati.jpgGIOVANNI GRASSO – da L’Avvenire

I
magistrati di ogni ordine e gra­do (compresi amministrativi e contabili) sciopereranno il pros­simo primo luglio contro la mano­vra, definita «ingiustamente puni­tiva » nei loro confronti e «di tutto il settore pubblico». E, durante il me­se di giugno, attueranno altre forme di protesta ‘bianche’, limitandosi a svolgere in alcune giornate esclu­sivamente il proprio compito nel ri­spetto ossequioso delle norme: per esempio non terranno più udienze in mancanza del cancelliere. Lo ha deciso ieri, all’unanimità, il diretti­vo dell’Associazione nazionale ma­gistrati. Mentre Magistratura indi­pendente, la corrente moderata che non fa parte della giunta dell’Anm, chiede misure ancora più dure.

La decisione, peraltro annunciata da giorni, spacca in due il mondo politico, con le il Pd e l’Idv che so­stengono la mobilitazione delle to­ghe e governo e maggioranza, a cui si unisce l’Udc, che la contestano, anche duramente. Nel documento messo a punto dal sindacato dei giudici si afferma che «è inaccetta­bile essere considerati non una ri­sorsa, ma un costo o addirittura u­no spreco per la giustizia» e si pro­pongono misure di risparmio alter­native, come l’abolizione della pub­blicazione delle sentenze sui gior­nali, la rinuncia al gratuito patroci­nio per gli irreperibili, la soppres­sione dei piccoli tribunali. Conte­stata in modo particolare la moda­lità «indiscriminata» dei ‘tagli’ alle retribuzioni, che risulterà partico­larmente penalizzante per i giova­ni: si parla del 3 per cento (su 150 mila euro lordi) per un giudice a fi­ne carriera e del 25 (su 40 mila) per uno di prima nomina

Aule sbarrate: la calda estate in togaultima modifica: 2010-06-08T11:04:00+02:00da consumatori
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