Nasce l’associazione dei consumatori Uni.Cons

associazioni-consumatori.jpgNasce a Bari l’Unione tutela dei Cittadini e Consumatori (Uni.Cons.), nuova associazione dei consumatori a carattere nazionale.

L’iniziativa è promossa da due giovani fratelli baresi, il presidente Dr. Giuseppe Del Buono ed il coordinatore, l’Avv. Francesco Saverio.

La nostra associazione vuole promuovere e tutelare i diritti del cittadino-consumatore a 360°: infatti non intendiamo occuparci solo delle problematiche del consumerismo (tutelando i cittadini per controversie con operatori telefonici, istituti finanziari, compagnie aeree, ecc., fornendo loro consulenza ed informazione, attività di promozione dei diritti dei consumatori), ma di tutto ciò che riguarda i cittadini, quindi anche sanità, ambiente, tributi servizi pubblici, controllo sugli sprechi di denaro pubblico.

La prima iniziativa con cui stiamo partendo è la raccolta delle firme per la presentazione dei referendum sull’acqua pubblica, in quanto abbiamo aderito al comitato promotore dei referendum stessi.

Contiamo presto di far nascere delle nostre sedi in altre regioni italiane, in quanto vogliamo sviluppare la nostra attività lavorando anche per problematiche locali.

 

Abbiamo già attivo un sito internet ( http://unicons.wordpress.com ) dove forniamo interessanti notizie sui temi da noi trattati, le nostre iniziative ed eventi; coloro che sono interessati possono contattarci all’indirizzo mail unicons@hotmail.it

Nasce l’associazione dei consumatori Uni.Consultima modifica: 2010-05-10T18:00:00+02:00da consumatori
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2 pensieri su “Nasce l’associazione dei consumatori Uni.Cons

  1. Benvenuti nel mondo dell’associazionismo.Una nuova realta’ a disposizione dei bisogni del cittadino utente/risparmiatore e sempre un esempio di civilta’ e altruismo. Tantissimi auguri per questa nuova attivita’ a favore del popolo che sempre vessato da piu’ parti non sa’ piu’ a che Santo rivolgersi, sono certo che nella vostra associazione potra’ trovare un contributo di aiuto e di soledarieta’.Egidio Rolich Presidente A.R.T. associazione risparmiatori tangobondwww. tangobond.it Torino C,so Re Umberto 88 10128 tel 011 5681299.

  2. A.R.T. PENSIERO SULLA NUOVA OPS DELL’ ARGENTINA Sono diverse la considerazioni che vengono in mente leggendo gli estremi della proposta presentata ai risparmiatori italiani dall’Argentina riguardo alle obbligazioni Tangobond. Eccone alcune: 1) nel 2005 l’Argentina propone uno swap irripetibile, il primo e l’ultimo tentativo di risarcire i bondholders. Di fatto questa prima OPS non è concepita a nostro parere per soddisfare le esigenze dei risparmiatori italiani ma solo per le banche, per i fondi di investimento che detengono ancora questi titoli e per chi ha ci ha speculato acquistandoli al 5,6,8% del valore, attendendo lo swap per incassarne il 30,33% ed alcuni più fortunati concambiandoli poi coi titoli PAR. Nel 2010 l’Argentina propone un’altra OPS, anche questa irripetibile ed irrinunciabile perché ultima, esattamente come nel 2005. Ma allora i 140.000 risparmiatori italiani che hanno aderito alla precedente sono stati in un qualche modo ingannati? Ci sono gli estremi per l’inadempimento contrattuale da parte dell’Argentina? Se si, perché la Consob non li ha rilevati? 2) Il Governo argentino prevede una adesione a questa seconda OPS pari al 60% dei risparmiatori italiani. Consideriamo la cosa curiosa dal momento che tale offerta è peggiorativa rispetto alla precedente del 2005 ed in più, per accettarla, è previsto il pagamento di una commissione dello 0,4% da pagare alla banca. Non è ben chiaro però se tale percentuale debba essere applicata al valore del titolo al momento dell’acquisto oppure al valore facciale del titolo al momento in cui si aderisce allo swap. L’unico elemento positivo consiste nel fatto che vengano corrisposti gli interessi pregressi. 3) Il ministro dell’economia argentina Boudou in una recente dichiarazione afferma che sia stato un ERRORE consentire l’acquisto di titoli a rischio da parte di piccoli risparmiatori; un ERRORE non aver accettato l’OPS del 2005 né questa ultima. Non entriamo nel merito della prima affermazione, ma ci permettiamo di puntualizzare che questa stessa frase è riportata nelle Offering Circular, cioè i prospetti informativi che gli istituti di credito avrebbero dovuto mostrare ai clienti al momento della vendita delle obbligazioni Argentina. Il testo delle O.C. infatti recita che tali operazioni fossero consentite solo nei confronti di “investitori istituzionali in grado di valutare e sostenere rischi speciali”. Per questo motivo infatti le banche lead manager avevano all’epoca sottoscritto l’impegno a non collocare tali titoli al retail. 4) Passiamo ora ad esaminare da vicino l’OPS del 2010. l’Argentina intende sanare il debito quantificato in 19miliardi di dollari, però pone un tetto: fino a 2miliardi di dollari offre il concambio con titoli PAR 100% (per un ammontare massimo di 50.000 $ cioè 40.000 euro per singola operazione). I restanti 17miliardi di dollari vengono concambiati con titoli DISCOUNT al 33,7%. E’ ovvio quindi che non tutti potranno concambiare i titoli coi PAR 100% !!! E la scelta tra titoli PAR e DISCOUNT non è una scelta perché per i titoli PAR verranno prese in considerazione le domande fino alla disponibilità dei 2 miliardi di dollari e per un valore massimo di 50.000$ (40.000 euro) per ogni singola operazione. Questi dati ci consentono di giungere ad una triste ma reale considerazione, cioè che circa il 90% dei titoli verrà concambiato con titoli DISCOUNT, e solo un 10% con titoli PAR. Vediamo ora nello specifico le caratteristiche dei nuovi titoli: “I TITOLI PAR 100%” – hanno scadenza nel 2038 (quindi tra 28 anni, 37 anni dal 2001 anno del default); – vengono rimborsati in rate semestrali a partire dal 30.09.2029 con tassi di interesse pagati alle scadenze: dal 30.09.2009 al 31.03.2019 al 2,26% dal 31.03.2019 al 31.03.2029 al 3,38% dal 31.03.2029 al 31.12.2038 al 4,74% (con una media del rendimento lordo del 3,46%); – è riservato inoltre un pagamento cash sui PAR dal 2003 fino al termine dell’offerta (07.06.2010) con un tetto massimo di disponibilità di 160milioni di dollari; – per ogni dollaro di debito aderente allo swap è emesso un titolo legato al Pil dell’Argentina con scadenza non oltre 2035, che paga un dividendo ogni anno in relazione al Pil dell’Argentina. Questa compensazione non è applicata dal 2006 al 2009. “I TITOLI DISCOUNT 33,7%” Chi “sceglie” i discount riceverà 3 titoli: 1) una obbligazione DISCOUNT con scadenza 31.12.2033 (tra 23 anni, 32 dal 2001) – il rimborso avviene in 20 rate semestrali; – il valore facciale del titolo corrisponde al 33,7% dei bond portati in adesione allo swap; – è corrisposto un interesse annuo del 7,82% lordo fino a scadenza; – gli interessi maturati dal 31.12.2013 vengono corrisposti in parte in denaro e in parte capitalizzati (???) 2) una obbligazione in dollari GLOBAL 2017 con scadenza 2017 – il rimborso avviene alla scadenza con versamento di una cedola dell’8,75% in dollari; – vengono corrisposti gli interessi maturati dal 2005; – per ogni dollaro di debito che aderisce allo swap viene emesso un titolo legato al Pil dell’Argentina, con scadenza 2035 che pagherà un dividendo in relazione al Pil dell’Argentina. 3) un WARRANT. Come per i PAR non avrà luogo la compensazione per i pagamenti tra il 2006 ed il 2009. Considerazioni finali Secondo il nostro parere difficilmente si arriverà a buon fine aderendo alla OPS, dal momento che l’Argentina non sarà nelle condizioni di onorare le promesse fatte. Pur lasciando liberi i bondholders di scegliere, sentiamo il dovere di ribadire l’importanza di mettere in mora la banca per bloccare la decorrenza dei termini di prescrizione. Ciò consentirà in un secondo momento di agire nei confronti dell’intermediario finanziario per il recupero del restante capitale. A questo proposito consigliamo di aderire alla T.S.C. transazione stragiudiziale collettiva, le cui informazioni sono riportate sul sito di A.R.T. http://www.tangobond.it._________________rolieg

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