di Luca Liverani – da L’Avvenire
Nuovo giro di vite del Garante della privacy sui sistemi di videorveglianza. Cartelli segnalatori dovranno avvertire della presenza di telecamere, in particolare se collegate alle sale operative. Un problema soprattutto per le grandi amministrazioni comunali. Il Campidoglio fa sapere che metterà a norma le sue 5.396 telecamere. Anche Milano ha oltre 1.300 impianti: Letizia Moratti prende tempo ma dice che, tra sicurezza e privacy, preferisce la prima. Le nuove regole «più stringenti» per i sistemi di videosorveglianza, informa dunque una nota del Garante per la protezione dei dati personali, dovranno rispettare «specifiche garanzie per la libertà delle persone», in particolare nel caso dei cosiddetti «sistemi intelligenti» come il riconoscimento facciale o la «motion detection». Con le dovute garanzie, però, il Garante autorizza l’installazione di telecamere anche su taxi, autobus, scuole, ospedali. Le nuove regole sostituiscono quelle del 2004 e saranno presto pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale.
Il provvedimento prevede dunque che chi attraversa aree videosorvegliate debba essere avvertito da cartelli. Speciali avvisi occorrono per gli impianti di ripresa collegati alle sale operative di polizia. Con eccezioni: «Le telecamere istallate a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica non devono essere segnalate, ma il Garante auspica comunque l’utilizzo di cartelli». Le immagini potranno essere conservate per non oltre 24 ore, tranne che per indagini.
Buongiorno,questa la mia domanda:La poilizia municipale, ovvero il Comune, è OBLLIGATA a segnalare CON APPOSITI CARTELLI la presenza di videocamere agli incroci per il controllo del rispetto del semaforo ROSSO da parte degli automobilisti?GrazieDavide