L’Aquila, polo di ricerca antisismica

TERR.jpgdi Alessia Guerrieri – da L’Avvenire

A scuola di terremoto. Una centro che permetta di ricostruire L’Aquila in sicurezza, ma che crei anche un nuovo modo di progettare edifici per l’intero Paese. Nasce con un piano ambizioso il Cerfis (Centro di ricerca e formazione in ingegneria sismica) in Abruzzo, il nuovo polo specializzato nelle costruzioni in zona sismica, grazie alla solidarietà degli enti edili e alla collaborazione dell’università dell’Aquila. Due milioni di euro che in cinque anni permetteranno al primo centro di ricerca sui terremoti legato ad un ateneo pubblico, di sviluppare un modello moderno per tutto il settore dell’edilizia, basato sulla resistenza alle scosse e la sicurezza nel lavoro.

Ricerca e monitoraggio degli edifici cittadini, che rappresentano un laboratorio a cielo aperto, ma anche formazione per i professionisti e i neolaureati che si accingono a lavorare nel più grande cantiere d’Europa. In pochi mesi le imprese impegnate sul territorio della ricostruzione, infatti, sono triplicate e quintuplicati gli operai edili; per questo la voglia di aiutare l’Abruzzo delle Casse Edili (Cnce), della Formazione professionale (Formil) e della prevenzione agli infortuni (Cncpt) si è orientata investendo il fondo della solidarietà raccolto subito dopo il 6 aprile in una ‘Scuola del saper fare’. Qui si impareranno le ultime novità dell’ingegneria sismica e dei materiali, ma anche restauro e conservazione del patrimonio esistente.

«Il centro dovrà diventare il luogo delle eccellenze per l’Italia – ha spiegato il presidente del Cnce, Armido Frezza – puntando sulla qualità delle strutture nella ricostruzione aquilana e sulla diffusione della cultura antisismica nelle imprese e nei cantieri italiani. La rinascita abruzzese può essere una opportunità per tutto il Paese se si investe in innovazione».

L’Aquila, polo di ricerca antisismicaultima modifica: 2010-05-08T11:00:00+02:00da consumatori
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