di Luca Liverani – da L’Avvenire
Cresce in Parlamento e nel mondo dell’editoria l’opposizione al decreto che ha cancellato dal 1° aprile le tariffe postali agevolate. I senatori del Pdl firmano un’interpellanza urgente ai ministri delle Finanze e dello Sviluppo economico, deputati di Pdl e Lega guidati dal vicepresidente Lupi un’interrogazione al governo. Il deputato del Pd Giorgio Merlo chiede al governo «una moratoria, pena la certificazione della chiusura delle testate locali». Il senatore del Pd Vincenzo Vita – con Giuseppe Giulietti del gruppo misto, portavoce di Articolo 21 – sostiene l’appello ai presidenti della Repubblica, della Camera e del Senato, lanciato ieri dal mensile Confronti, dal settimanale Riforma, dal Coordinamento riviste italiane di cultura e dai rappresentanti della piccola editoria, condiviso da Fnsi e Usigrai.
Le conseguenze stanno già facendosi sentire: «Anche l’Ente nazionale sordi – dice la presidente Ida Collu – è costretto a sospendere la spedizione dello proprio mensile d’informazione, ‘Parole & Segni’, 30.000 copie, per l’insostenibile aumento delle spedizioni, oltre il 500%».
Il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi spiega che nell’interrogazione – primo firmatario Gabriele Toccafondi, più altri 40 di Pdl e Lega – si chiede al governo di «trovare una soluzione nel 2010 e studiare regole certe». Perché «eliminare senza preavviso le agevolazioni per gli abbonamenti postali rischia di far chiudere centinaia di periodici, i più deboli economicamente, del non-pro fit e i notiziari diocesani». Non c’è tempo da perdere: il taglio «produrrà contraccolpi economici rilevanti» e «ogni settimana qualche periodico chiude o non spedisce più abbonamenti ».
Analoga l’interrogazione dei 50 senatori del Pdl, prima firmataria Ada Spadoni Urbani. «Molte associazioni non-pro fit utilizzano i periodici per le proprie campagne di raccolta fondi. E gli editori dei periodici diocesani o locali hanno già chiuso le campagne abbonamenti con prezzi calibrati su spedizioni a 5 centesimi, mentre ora questa tariffa è stata aumentata di 6 volte».