Carte revolving ‘usuraie’: Draghi striglia banche e altri intermediari finanziari

draghi.jpgLa Banca d’Italia, in una comunicazione a firma del governatore Mario Draghi (foto), ha richiamato gli intermediari bancari e finanziari al pieno rispetto delle norme che regolano il credito concesso attraverso l’emissione di carte di credito a rimborso rateale (cd. revolving). “Lo specifico comparto del credito revolving – si legge – e’ da tempo oggetto di una particolare attenzione da parte dell’Organo di Vigilanza che, nel corso dei controlli svolti, ha rilevato numerose anomalie. In esito a tali controlli oltre all’irrogazione di sanzioni e’ stata anche inibita ad alcuni operatori la possibilita’ di emettere nuove carte fino a quando non saranno eliminate le carenze riscontrate”.
Con la comunicazione odierna la Banca d’Italia “richiama gli emittenti di carte di credito revolving sugli assetti organizzativi e di controllo interni e chiede agli operatori del settore di adottare i seguenti comportamenti: assicurare il pieno rispetto della normativa civilistica e di quella in materia di usura, garantendo, in particolare, la corretta imputazione degli interessi di mora per inadempimento; fornire alla clientela una informativa chiara e semplice in merito alle caratteristiche del prodotto collocato e alle condizioni applicate; astenersi dalla prassi di inviare carte revolving non specificamente richieste dalla clientela; adottare comportamenti corretti e trasparenti nel collocamento di prodotti assicurativi connessi al finanziamento; avvalersi, per l’attivita’ di promozione e conclusione di contratti relativi a carte di credito revolving, degli agenti in attivita’ finanziaria e non dei fornitori di beni e servizi”.

Carte revolving ‘usuraie’: Draghi striglia banche e altri intermediari finanziariultima modifica: 2010-04-24T18:00:00+02:00da consumatori
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2 pensieri su “Carte revolving ‘usuraie’: Draghi striglia banche e altri intermediari finanziari

  1. salve a tutti,qua in emilia romagna,si è come in prigione,tutto gestito dal ex del ministro frodone,eppure in galera,si trasporta con linee delle prigioni mobili,a cercare e fare dei guai alle imprese della regione.e quelli di bari a cercare di far chiudere banche.vedete un po dove siamo.

  2. salve a tutti,oltretutto rubano numeri di telefono,utenze di energia elettrica,e,le fanno pagare a noi emiliani,sapete sono tutti della calabria,truffatori truffatori,e,a piacenza cè la compliacenzadi amici loro.cosi noi che siamo cornuti dobbiamo pagare,al posto loro.

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