COMMISSIONI: massimo scoperto tra le voci dei tassi d’usura

commissione.jpgda Adiconsum

La sentenza della Corte di Cassazione di considerare all’interno della rilevazione del tasso usurario anche la commissione di massimo scoperto, conferma quanto da anni sostiene Adiconsum e reso norma dalla Banca d’Italia dal gennaio scorso.
La sentenza va anche oltre la CMS richiamando la legge antiusura che prevede espressamente che nella rilevazione dei tassi di usura devono essere inseriti “tutti gli oneri che un utente sopporti in connessione con un suo uso del credito”.
Adiconsum, pertanto, invita i consumatori a controllare i propri estratti conto a partire dal 1° agosto 2009 per verificare l’applicazione o meno da parte delle banche di indebite commissioni di massimo scoperto.
In caso di comportamento scorretto delle banche, Adiconsum invita i consumatori a fare ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario
La sentenza della Corte, secondo Adiconsum, consente di riprendere le proposte di riforma della commissione, in particolare per le operazioni fuori fido che negli ultimi mesi hanno visto aumentare i costi per consumatori e imprese.
Adiconsum ritiene che sia pienamente condivisibile la proposta della Banca d’Italia di intervenire con una legge sulla CMS.
Infine, per Adiconsum è necessario che il sistema bancario riconsideri la propria politica dei prezzi, alla luce della difficoltà che la crisi, non ancora totalmente superata, sta creando a famiglie e imprese.

COMMISSIONI: massimo scoperto tra le voci dei tassi d’usuraultima modifica: 2010-04-21T18:00:00+02:00da consumatori
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