Disoccupazione, allarme giovani

disoccupazione.jpgda L’Avvenire – di PIETRO SACCÒ

Uno su dieci, nella zona euro, non lavora. Il tasso di disoccupazione di febbraio comunicato ieri dal l’Eurostat è il più alto dal 1998. Fossero una nazione, i 23 milioni di disoccupati europei oggi sarebbero il 7° stato più popoloso dell’Unione, inserendosi tra la Polonia e la Ro­mania. Nella sola area dell’euro cercano un’occupazione 15,7 milioni di persone, 61mila in più da gennaio. Il confronto con il febbraio del 2009 è pesante: i posti di lavoro bruciati sono 1,84 milioni.
L’Italia ha mantenuto un tasso di senza lavoro dell’8,5%. È il dato peggiore degli ultimi sei anni, ma resta migliore di quello di altre (anche grandi) economie del vecchio continente: in Spagna la disoccupazione è al 19%, in Francia al 10%, me­glio che da noi va in Germania (7,5%) e Regno Unito (7,7%). Se si passa dalle percentuali ai numeri le cifre fanno più impressione. Gli italiani che cercano un lavoro sono 2,12 mi lioni,
quattromila in più rispetto a gennaio e trecentomila in più nel confronto con un anno fa. Ma è soprattutto la situazione lavorativa dei giovani il problema dell’Italia. Tra gli italiani che hanno meno di venticinque più di uno su quattro (28,2%) non lavora. Un dato salito in un anno di 4 punti percentuali, e che ci colloca tra i primi posti in Europa, dietro a Spagna (disoccupazione giova nile al 40,7%), Irlanda (28,6%) e Slovacchia (33,2%).

Disoccupazione, allarme giovaniultima modifica: 2010-04-15T11:00:00+02:00da consumatori
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