Carte revolving? No, grazie!

carta revolving.jpg

da Adiconsum

L’indagine sulle carte revolving in Puglia ha evidenziato un problema che Adiconsum denuncia da tempo.

Le carte revolving rappresentano nel nostro Paese 1/3 delle carte di credito emesse e spesso sono proposte dai negozianti per facilitare l’acquisto di un bene con le c.d. “comode rate”.

Una proposta insidiosa poiché nasconde interessi rilevanti di circa il 20-30% di cui ci si accorge, ad esempio, nel caso in cui si paga in ritardo una rata.

A quel punto, infatti, scatta un meccanismo di ricalcolo degli interessi che porta in molti casi all’applicazione di tassi usurari.

Adiconsum ha sempre sconsigliato l’uso delle carte revolving sia per gli elevati interessi applicati che per la non trasparenza del contratto.

Adiconsum plaude all’iniziativa di Banca d’Italia e chiede di ampliare l’indagine avviata sulle carte American Express in Puglia, perché ritiene che il fenomeno non sia isolato, ma che anzi sia abbastanza diffuso.

Per il trimestre aprile-giugno 2010 la soglia del tasso usurario stabilita dalla Banca d’Italia è pari al 26.05% per prestiti fino a 5000 euro e del 19.51% oltre i 5000 euro.

Adiconsum invita i consumatori a verificare i tassi applicati sulla propria carta e in caso di tassi usurari a chiedere il rimborso alla propria banca o alla società emittente e a presentare ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario presso la Banca d’Italia.

Carte revolving? No, grazie!ultima modifica: 2010-04-13T19:00:00+02:00da consumatori
Reposta per primo quest’articolo