I conti di deposito non sono solo un parcheggio per la liquidità

conto-di-deposito-remunerato.jpgda Aduc – di Nicola Zardella

In questi anni i conti di deposito hanno avuto un indiscusso successo, tanto che sono sempre più i risparmiatori italiani che ne hanno aperto almeno uno.
Conto Arancio di Ing Direct è stato certamente l’apripista, con una vasta campagna pubblicitaria sui giornali e in tv. Ora, anche in Italia, ce ne sono diversi di questi conti bancari ad alti tassi di interesse, offerti soprattutto dalle banche on-line, come CheBanca!, Ing Direct, WebSella, etc.
È quasi un anno che tramite il mio sito
www.bondreali.it tengo monitorati i rendimenti settimanali di questi conti e la sezione che mostra i tassi aggiornati di questi strumenti è diventata la pagina più visitata dell’intero sito, segno di un vivo interesse da parte dei lettori.
Spesso i gestori e i consulenti affermano che questi conti di deposito non sono uno strumento di investimento, ma al massimo un parcheggio per la liquidità, sostanzialmente, a detta loro, un modo per tenere i soldi al sicuro a tassi relativamente bassi per poi investirli in strumenti di investimento dal più alto rendimento (sempre certo, secondo loro), atteso o incerto secondo me.
Quante volte in tv, durante la crisi finanziaria e non solo, abbiamo sentito esperti vari consigliare di “stare liquidi” o “strare sulla parte breve delle curva dei tassi”, date le incerte condizioni economiche e la rischiosità di strumenti di investimento come le azioni.
Bene, queste “dotte” considerazioni sono completamente prive di valore se non si specifica a chi sono riferite, cioè per quale tipo di investitore sono adatte.

I conti di deposito non sono solo un parcheggio per la liquiditàultima modifica: 2010-04-12T14:00:00+02:00da consumatori
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